22 Giu Paleo dieta? Pregiudizi nutrizionali e falsi miti alimentari » Robb Wolf
Estratto del libro best seller “La Paleo Dieta: lo stile alimentare che ha tenuto in forma l’uomo per due milioni di anni” del ricercatore biochimico Robb Wolf.
I PREGIUDIZI SULLA PALEO DIETA: UN CONFRONTO NUTRIZIONALE
Ma Robb da dove prenderò le vitamine? E come farò ad andare in bagno senza fibra?
Esaminiamo un po’ qualche dato interessante, elaborato dal mio mentore, il prof. Loren Cordain. Voglio cercare di dimostrarvi come l’idea che i cereali, legumi e latticini siano cibi nutrienti – o che non mangiandoli possa mancarvi qualcosa – non stia in piedi.
La maggior parte delle persone ha subito un lavaggio del cervello che l’ha portata a credere che l’unica fonte di vitamine, sali minerali o fibre siano i cereali. Quindi, analizziamo questi pregiudizi e gli argomenti contro di essi, così che possiate formarvi un’opinione sulla base di un’informazione più accurata.
PREGIUDIZIO N.1: I CEREALI E I LATTICINI SONO PARTICOLARMENTE RICCHI DI SOSTANZE NUTRITIVE
PREGIUDIZIO N. 2: UNA DIETA SENZA CEREALI, LEGUMI E LATTICINI COMPORTA QUALCHE FORMA DI CARENZA ALIMENTARE
PREGIUDIZIO N. 3: LE UNICHE FONTI DI FIBRA SONO I CEREALI E I LEGUMI
E poi c’è un altro punto, che non è un pregiudizio, quanto piuttosto un serio errore che i dietologi commettono: consigliare una dieta ipocalorica. Ora, non mi riferisco all’idea di contare le calorie di per sé, ma al modo in cui essi affrontano il problema, come cercherò di spiegare.
Diamo un’occhiata alle seguenti tabelle e pensiamoci un attimo: la Tabella 1 è tratta dall’articolo Origins and Evolution of western diet: Health implications for the 21st Century, Am J Clin Nutr 2005; 81:341-54.
Nella prima colonna a sinistra abbiamo una lista di vitamine e minerali sulle altre colonne sono elencate diverse categorie di alimenti. Nelle caselle trovate il contenuto del micronutriente in una quantità pari a 100 calorie di ogni alimento, nonché la sua posizione rispetto agli altri. La posizione va da 1 a 7, in cui 1 è quella più bassa e 7 è quella più alta. Vediamo che i cereali integrali e il latte, a parità di calorie, non sono particolarmente ricchi di micronutrienti rispetto invece alla carne, al pesce, alla verdura e alla frutta.
Quest’unica tabella risponde molto facilmente al pregiudizio n. 1 (i cereali e i latticini sono nutrienti) e implica che, se prendiamo in considerazione l’apporto nutritivo per ciascuna caloria, i cereali e i latticini non sono i primi della lista.
E se guardassimo a questi dati come a una moderna interpretazione della dieta paleolitica? Fortunatamente, il prof. Cordain si è fatto la stessa domanda, e ha anche risposto (si veda L. Cordain The Nutritional characteristics of a contemporary diet based upon Paleolithic food groups, J Am Nutraceut Assoc 2002; 5:15-24).
Consideriamo ora la Tabella 2, che illustra un menu giornaliero da 2200 calorie composto da carni magre, pesce, frutta, verdura, frutta secca e semi. Se notate, non ci sono alimenti trattati in questo menu – ma è nutriente? Se mangiate in questo modo, vi accascerete e morirete? Le paure del vostro medico o del vostro dietologo, che temono che potreste soffrire di orribili carenze alimentari, sono fondate? Il vostro sederino si dimenticherà il bagno se non mangerete i cereali “ricchi di fibre”?
Ciò che notiamo nella Tabella 3 è particolarmente interessante: queste cose strane, chiamate “frutta e verdura” forniscono ben 42 grammi di fibra. È anche interessante il fatto che il rapporto tra i nostri acidi grassi essenziali Omega 3/Omega 6 è 1:1,5. In altre parole, “perfetto”.
Ma le informazioni più interessanti stanno nella Tabella 4. Se notate, non solo con una dieta di questo tipo si assumono tutte le vitamine e i minerali nelle dosi giornaliere raccomandate (RDA), ma addirittura riusciamo ad assumerne anche centinaia o migliaia di volte in più. Si sa che l’RDA indica il minimo indispensabile e non certo la quantità ottimale di un determinato nutriente per la performance, la salute e la longevità. Tuttavia, non osserviamo grandi miglioramenti nella salute di chi assume integratori alimentari (ne parlerò meglio nei prossimi capitoli). Gli studi epidemiologici continuano a mostrare che ciò che fa bene è il consumo di cibi ricchi di micronutrienti, non le pillole di vitamine.