
09 Ott Farina e pasta di chufa: le mistificazioni dei guru del cibo » Angelo Rossiello

Ing. Angelo Rossiello autore del blog Evolutamente.it
Farina e pasta di chufa: cibo degli dei o ennesima presa per i fondelli?
Guest post di Angelo Rossiello dal blog Evolutamente.it
Mai come ora, tra i guru del cibo, vanno di moda prodotti ‘alternativi’, millantati come prodotti ideali per una dieta ‘secondo natura’.
Ma sarà veramente così, oppure è la solita trovata di marketing per mantenere le persone nella propria comfort zone, proponendo alternative addirittura peggiori della loro controparte ‘tradizionale’ di mainstream?
Se seguite Evolutamente da tempo, penso abbiate già un’idea della risposta…
La chufa, in inglese tiger nuts, è un tubero della dimensione di un’arachide relativo ad un’erba che arriva a circa 90 cm (Cyperus esculentus L.).
Per quanto riguarda i valori nutrizionali, la prima cosa che balza all’occhio è la densità glucidica: da un già notevole 43% relativo al prodotto grezzo, a più di un 70% per gli sfarinati!!
I prodotti a base di chufa, pertanto, non sono solo alimenti ad alto carico glicemico, ma rappresentano anche una fonte glucidica a-cellulare, esacerbata dal processo di raffinazione, che rompe le pareti fibrose, rendendo i glucidi più accessibili ai batteri. Questo porta a meccanismi disbiotici pro-infiammatori, come spiegato in modo estensivo nel nostro blog.
I cibi secondo natura (cereali a parte), la cui massima densità glucidica si aggira intorno al 20%, hanno delle pareti ‘protettive’ che rallentano la disponibilità alla degradazione batterica, fino a quando non intervengono processi digestivi avanzati.
Invece, il chimo prodotto col consumo di farine e zuccheri semplici (il miele, in piccole quantità è un altro discorso – Il Nuovo Vivere Secondo Natura) presenta una concentrazione glucidica che il microbiota orale e del piccolo intestino non ha mai avuto modo di gestire durante il percorso evolutivo.
Questo stimola la proliferazione di specie microbiche diverse da quelle ottimali e pathways pro-infiammatori che sono alla base di tutte le malattie della civilizzazione.
Attenzione! Questo vale per tutte le farine “alternative”: vedasi PLATANO, TEFF, FARINA DI CASTAGNE, FARINA DI MANDORLA, FARINA DI PATATA AMERICANA…
Il mondo “paleo” invita produttori di prodotti da forno come Cross Food ai loro convegni, le cuoche “paleo” senza queste farine non esisterebbero, Life 120 che produce o fa produrre una ridda di prodotti da forno…
Tanto vale mangiare l’economico riso bianco se non si vuole qualcosa senza il glutine…
Inoltre, la chufa, abbonda di saponine e alcaloidi:
- Saponine: fino a 170 mg/Kg, molto più alte della maggior parte dei prodotti a base di patate, i tuberi tanto odiati dai vari guru del cibo. Leaky gut, fatti avanti!
Volete farvi un bello shampoo? Eccovi serviti.
Allora anche la quinoa va bene… Ahahahah TOP!!!!
- Alcaloidi (4.75%). Sul nostro blog e sui nostri libri, sono ben documentati i possibili effetti collaterali di un apporto eccessivo di alcaloidi in termini di mismatch circadiano:
In più, la biodisponibilità dei pochi nutrienti presenti è inficiata dalla presenza di fitati e altri antinutrienti, seppur presenti in quantità minore rispetto ai cereali e alla frutta secca.
Ma come, i guru del cibo che lottano strenuamente contro antinutrienti e compagnia bella PER IL NOSTRO BENE!!!! E poi che fanno?
Consigliano e vendono prodotti che di ‘alternativo’ hanno ben poco…
Inoltre, la chufa può provocare reazioni allergiche analogamente al polline, e soprattutto sono facilmente contaminate da aflatossine e patogeni come Proteus, Salmonella e Shigella. Avete capito bene, proprio le aflatossine, sostanze altamente cancerogene: si esatto, ricordate bene, proprio quelle che Campbell, paladino del popolo vegan, ha utilizzato nel China Study per indurre i tumori nelle cavie.
In conclusione, la chufa e i prodotti derivati, non sono poi molto meglio dei prodotti da forno convenzionali, anche perché sono prodotti morti che presentano pathways fotosintetici completamente inibiti (ing. Rossiello docet).
E non facciamoci abbindolare dalle presunte virtù dell’acido oleico, altra trovata di marketing: l’uomo ha prosperato per centinaia di migliaia di anni grazie ai grassi animali e non all’olio di oliva e alla chufa (Ben Dor et al.).
Se a tutto questo aggiungiamo un discorso di sostenibilità ambientale, di deplezione delle riserve di acqua e lo sfruttamento degli agricoltori, il consumo di questi cibi, al pari di cocco, platano e altri prodotti esotici, diventa pura follia.
Volete continuare a farvi abbindolare dai vari markettari che si contraddicono ogni volta che aprono bocca? Volete spendere un sacco di soldi per questi prodotti, che costano molto di più della carne grassfed e dei frutti di mare, cibo elettivo del Sapiens, oppure aprire gli occhi e abbracciare il vero vivere secondo natura?
Volete favorire l’ingresso in Italia di INUTILI cibi esotici che non si sa neanche con quali attrezzature ed igiene sono confezionati? Volete contribuire all’impoverimento del Paese a beneficio di pochi rivenditori senza scrupoli che si comportano esattamente come i cattivoni delle industrie farmaceutiche che criticano o i nutrizionisti che “coerentemente” bistrattano dalla loro comoda poltrona con le dirette facebook?
A questo punto, meglio che torniate dal vostro fornaio di fiducia… Fate prima… Almeno risparmiate!!!!!
RIFERIMENTI
- https://www.researchgate.net/publication/322488805_PHYTOCHEMICAL_COMPOSITION_AND_FUNCTIONAL_PROPERTIES_OF_FLOUR_PRODUCED_FROM_TWO_VARIETIES_OF_TIGERNUT_Cyperus_esculentus
- https://thepaleodiet.com/tag/potatoes/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3402009/
- https://www.researchgate.net/publication/256082985_Pollen-Food_Syndrome_Involving_Allergy_to_Tiger_Nut
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22283438http://theconversation.com/the-global-food-system-still-benefits-the-rich-at-the-expense-of-the-poor-81151
- https://www.cancer.gov/about-cancer/causes-prevention/risk/substances/aflatoxinshttps://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0028689