22 Apr BIIO & Powerlifting » Alessio Vilardi
BIIO & POWERLIFTING
[Premessa: Sono un Personal Trainer e atleta, dottore in Scienze Motorie e in Scienze e Tecniche sportive. A dispetto di quanto dall’esterno si possa credere, nei 3 anni più 2 passati tra i banchi universitari, non ho acquisito grosse competenze e/o conoscenze spendibili nel mio settore più di quanto non ho fatto privatamente, tra libri, seminari dal vivo e online, corsi sulla periodizzazione del training e sull’allenamento della forza. In particolar modo, molto della mia formazione la devo a pochissimi miei professori che hanno saputo trasmettermi la passione per lo strength training e l’allenamento in generale. Sicuramente devo molto al prof. Carlo Buzzichelli, preparatore atletico di fama internazionale, assai conosciuto in quel di Cuba, USA, in Asia e nel resto d’Europa, ma nome quasi ignoto agli “esperti” dell’allenamento nostrani, da cui ho potuto imparare a periodizzare e a programmare le mie sessioni di allenamento, oltre che quelle dei miei clienti e atleti (atletica leggera e calcio su tutti). Per nulla irrilevante è stata ed è tuttora la figura del preparatore atletico Claudio Tozzi, scrittore del libro “La Scienza del Natural Bodybuilding”, tra i testi più venduti di sempre in Italia inerenti alla tematica dell’allenamento sportivo e per essere stato il primo divulgatore in Italia della “Paleo Diet”].
Prima gara di Powerlifting. Primo podio. Categoria <75kg. Ultima prova a 230kg mancata per pochissimo, ma considerando il freddo (2/3° per tutta la giornata), le 15h passate nel palazzetto (entrato alle 7.30, squat alle 12, panca alle 16.30, entrato a 210kg nello stacco alle ore 20.30), le sole 3 pedane di riscaldamento da condividere con atleti e atlete di ogni categoria, e calcolando in maniera fortunata i tempi del mio ramping pre-gara (6x90kg, 4x120kg, 3x150kg, 2x170kg, 1x190kg, 1x200kg), posso ritenermi più che soddisfatto.
Mi sono trovato catapultato quasi per caso su questa pedana, non avendo mai pensato in vita mia di preparare una gara di Powerlifting. E infatti non l’ho preparata. A ottobre vengo a conoscenza di questo evento e decido di parteciparvi, senza modificare la mia preparazione invernale finalizzata a 60m e 100m su pista. Dopo uno stop di quasi un anno dalle gare di atletica leggera (ero un semplice sprinter di livello regionale da 11.26s sui 100 metri piani) dedicato a terminare i miei studi universitari e a lavorare dividendomi tra palestra e campo sportivo, ho deciso a Giugno 2018 di rimettere le scarpette chiodate ai piedi così, per gioco, e anche per dimostrare ai miei ragazzi, atleti anche loro, che “chi vuole, può”. Tutto il 2017 e metà 2018 mi sono mantenuto in forma allenicchiandomi fino a 5 volte a settimana in sala pesi, lavorando sempre su un range di 6/12 ripetizioni, con obiettivi puramente estetici. Il mio peso è sempre oscillato tra i 69kg estivi e i 71kg invernali. Negli ultimi 6 mesi ho preferito tornare ad allenarmi in modalità “B.I.I.O.” ovvero Breve, Intenso, Infrequente e Organizzato e a nutrirmi in modalità “Paleo”, raggiungendo i 75kg (sono alto 1.75m) con una massa grassa al di sotto dell’8%.
[Il tutto è spiegato nelle tabelle in fondo all’articolo]
Avevo già sperimentato questa accoppiata nel 2016 allenandomi da autodidatta e ottenendo grossissimi miglioramenti in termini di performance (0,2s in meno sui 60 metri piani e 0,3s in meno sui 100 metri rispetto ai miei ormai vecchissimi personali risalenti rispettivamente nel 2012 e nel 2011, quando mi allenavo fino a 6 volte a settimana, seguito da un “tecnico di terzo livello FIDAL”, quelli filo-vittoriani, per intenderci).
Se è pur vero che l’allenamento della forza massimale è identico per entrambi gli sport (lavoro periodizzato con carichi intorno al 70%, portati fino al 90% e oltre durante le fasi di MxS1, MxS2 e MxS3), ho sempre lavorato a volumi ‘ridicoli’ se paragonati a quelli di Powerlifter amatoriali (generalmente si allenano 3 volte a settimana su squat/panca/stacco, addirittura 4 o più se consideriamo gli atleti professionisti). Mai fatto più di 6 serie settimanali di stacco o degli altri fondamentali, mai svolti per più di una volta a settimana (per esempio se facevo stacco il primo ottobre, non lo ripetevo prima di 7/8 giorni, riducendo il volume di lavoro nella seconda settimana e scaricando completamente nel terzo microciclo, in cui andavo solo a ricalcolare il nuovo massimale, sempre andato in crescendo). Ecco la mia progressione nei vari massimali, considerando le 3 powerlift testate nel corso dei vari macrocicli (per “macrociclo” intendo la nomenclatura alla “Bompa” quindi ogni 3 settimane circa). Intensità sempre preferita al volume.
Puoi contattarmi per coaching online o semplicemente per seguire i miei progressi e verificare quanto scritto in questo articolo sulla pagina Facebook “Alessio Domenico Vilardi” o sulla pagina instagram “Alessio_Vilardi”.
Consigli finali: chi già allenandosi dalle 3 alle 6 volte a settimana, per qualche anno, ha notato di ottenere scarse prestazioni sportive o addirittura uno stallo dei risultati, non deve pensare che la chiave di volta per risolvere il problema sia incrementare il volume allenante.
Questa potrebbe essere una soluzione in caso di atleta in evoluzione e/o in fase di addestramento. Dopodiché i parametri da tenere fortemente in considerazione sono: intensità e recupero. Nel 2019, non è possibile ancora vedere gente che si ostina a fare le doppie sedute, o che ha incrementato le sedute allenanti quando già facendone 4/5 non ha mai ottenuto risultati apprezzabili. Cambiate immediatamente allenatore o, nel caso siate autodidatta, prendete in considerazione seriamente di farvi seguire da trainer competenti (veramente pochissimi in giro).
Questo messaggio è rivolto soprattutto agli atleti/studenti/lavoratori, che svolgono attività sportive, soprattutto di potenza, che si allenano leggendo vademecum russi, o peggio ancora, da allenatori che fanno i macellai o i commessi al supermarket, con tutto il rispetto dovuto a queste figure professionali che non c’entrano nulla con lo sport, quello evidence based. Non essendo atleti professionisti, probabilmente proprio perché la vostra genetica non vi aiuta a recuperare in fretta le sedute allenanti, ‘accontentatevi’ di 3/4 sedute MASSIMO settimanali, prediligendo l’intensità al volume, e vedrete i vostri risultati ‘miracolosamente’ sbucare fuori. Chiaramente tutto rapportato alle vostre potenzialità. Non fatevene una colpa ma non affossatevi da soli.
Alexiules