15 Giu Mal di testa, quali strategie per stare meglio? » Dott.ssa Vanessa Di Nepi
Noto anche come cefalea, il mal di testa è un disturbo invalidante, i pazienti che ne sono affetti lo definiscono incurabile (se non con l’uso di potenti farmaci).
Il perchè di alcune cefalee cosi invalidanti ci viene fornito da uno studio recente pubblicato sulla rivista Nature (maggio 2019) che ha evidenziato come esistono collegamenti diretti tra emicrania e trigemino. Gli stimoli sensoriali dolorosi che arrivano al cervello, a differenza di altre aree del corpo, hanno accesso diretto al cervello (nell’area parabrachiale) direttamente collegata all’amigdala (la nostra zona ancestrale che gestisce le risposte istintive, emotive concorrendo a rendere un dolore piu’ o meno sopportabile). Può quindi essere considerata una malattia a tutti gli effetti; ne soffrono più di 26.000.000 di persone, con una prevalenza nel sesso femminile. Per capire quali strategie possiamo adottare per rendere questa patologia meno insidiosa bisogna comprendere la sua eziopatogenesi. Le cefalee (ne esistono 13 tipi diversi) si distinguono in primarie e secondarie.
CEFALEE PRIMARIE
Le primarie (le più diffuse) si distinguono in:
- Cefalee muscolo-tensive (correlate principalmente allo stress, all’attivazione del cortisolo che causa un’alterazione nell’equilibrio dei neurotrasmettitori rendendo più sensibili al dolore)
- Emicranie (dovute a una presenza eccessiva di istamina nel torrente sanguigno. L’istamina si lega a un recettore specifico provocando vasodilatazione dei vasi cerebrali, aumentando la permeabilità della barriera ematoencefalica e consentendo anche alle citochine infiammatorie, rilasciate dalle cellule del sistema immunitario, di penetrarla)
- Cefalee a grappolo
CEFALEE SECONDARIE
Le secondarie dipendono da diverse condizioni patologiche (infiammazioni, infezioni). Le cause della cefalea sono da attribuirsi:
- A un’anomala funzione nervosa, in relazione al sistema nervoso sensitivo e/o a un’alterazione della distribuzione sanguigna in relazione all’attività nervosa.
- Infiammazione delle meningi
- Alterazioni a livello della vertebre cervicali, a volte anche lombosacrali o nella giunzione dorso lombare.
FATTORI SCATENANTI
I principali fattori scatenanti le cefalee (quelli su cui possiamo avere un’influenza diretta) sono:
- Stile di vita errato (alimentazione ricca di zuccheri e latticini, che crea acidosi e quindi predispone il tessuto cerebrale, e non solo, a infiammazioni)
- Troppe ore davanti al pc esposti a luci artificiali
- Alterazione dei ritmi sonno-veglia
- Posture sedute scorrette
- Stress, fumo e alcool
- Uso di farmaci
Allora si capisce quale effetto importante potremo avere sul nascere di questa malattia semplicemente modificando lo stile di vita.
Cosa ci può davvero aiutare?
Il Trattamento Osteopatico da ottimi risultati perchè va ad agire su molti dei fattori scatenanti:
- Migliora la postura generale (riequilibrando le linee di forza e gli archi fisiologici della colonna vertebrale)
- Ristabilisce il giusto apporto nutritivo e vasomotorio alle varie zone del corpo
- Ha un effetto sulla circolazione linfatica e circolatoria generale (aiutando il processo di detossificazione ).
INTEGRAZIONE
Ritengo in questo caso anche l’integrazione davvero importante, vediamo di quali sostanze:
- Vitamina C è molto efficace nell’attivazione di alcuni enzimi che contrastano la presenza di amine biogene (istamina) rendendo cosi la barriera ematoencefalica meno penetrabile.
- Vitamine D e K2 per contrastare la secrezione di cortisolo, la permeabilità intestinale (dovuta all’eccesso di carboidrati insulinici) che provoca la formazione di Amine biogene (istamina)
- Vitamine del gruppo B (B6,B7,B8,B12) perche’ migliorano, tra i vari effetti, l’azione dei neurotrasmettitori
- Vitamina E per contrastare l’effetto dei radicali liberi (responsabili dell’infiammazione che provoca il mal di testa)
- Magnesio perche’ migliora la sensibilità insulinica, rilassa i muscoli ed è un tonico del sistema nervoso
- Potassio ristabilisce l’equilibrio acido-basico del corpo, contrastando l’acidosi tessutale e migliora l’eccitabilità delle cellule nervose e muscolari.
Quello che spesso la medicina ufficiale ritiene incurabile (se non attraverso l’uso di farmaci) in realtà non lo è. E’ sempre molto importante capire cosa il corpo ci sta comunicando attraverso quel disagio, e scegliere consapelvomete di voler guarire… per il resto il nostro corpo, meravigliosa e perfetta macchina umana, se messo nelle giuste condizioni, è in grado di autoguarirsi.
Dott.ssa Vanessa Di Nepi