
25 Mag Intervista a Vanessa Di Nepi, osteopata classica
Dalla nascita di questa piattaforma (gennaio 2019), il numero di professionisti che sta accogliendo con entusiasmo e interesse questa iniziativa è in continua crescita.Tra questi la dottoressa Vanessa di Nepi, osteopata classica romana, che è la prima a concederci un’intervista in cui ci parla della sua professione e del suo impegno per far conoscere ai suoi pazienti l’importanza dell’alimentazione e di uno stile di vita evolutivo.
Ciao Vanessa, parlaci un po’ del tuo percorso di studi e della tua carriera. Com’è nata la tua passione per l’osteopatia? Qual è l’ambito di competenza specifico di un osteopata?
La mia passione per il benessere psicofisico nasce fin dalla più tenera età; sono sempre stata una grande sportiva e come tutti gli sportivi le ripetute sollecitazione meccaniche ci portano prima o poi a fare i conti con traumi più o meno importanti.
Mi sono rivolta all’ osteopatia in seguito a problematiche alla colonna vertebrale e da allora non l’ho più abbandonata. Ho seguito un percorso di studi di 5 anni per prendere il diploma di osteopata e poi ho proseguito con una specializzazione in osteopatia classica di altri 3 anni. Tutt’oggi continuo la mia formazione studiando ogni giorno e con aggiornamenti continui.
L’osteopatia è un’arte terapeutica, una scienza, che ha come scopo ultimo il benessere generale dell’individuo, appellandosi alle capacità innate di autoguarigione che ogni organismo possiede. In particolare l’osteopatia classica di cui attualmente mi occupo, richiama le origini proprie dell’osteopatia; vorrei ricordare che agli inizi l’osteopatia veniva usata negli ambienti ospedalieri per curare patologie molto serie, quindi i campi di applicazione di questa scienza sono infiniti (dai problemi osteoarticolari/ muscolari a patologie viscerali e multisistemiche).
Trasmetti molta passione per la tua professione! C’è un aspetto del tuo lavoro che ami in modo particolare?
Mi affascinano i principi che sono alla base dell’osteopatia classica e i risultati che mi danno nel breve, medio, lungo termine . Il mio compito è soprattutto quello di ristorare l’organismo, consentendogli di utilizzare la sua forza vitale per guarire e mantenere una condizione di salute stabile. Molto spesso è un concetto difficile da far capire a quei pazienti che vorrebbero veder scomparire il sintomo immediatamente… ridurre il dolore potrebbe essere relativamente semplice… ma quello che fa veramente la differenza è incrementare la funzionalità dell’organismo e mantenere stabile nel tempo le condizioni di salute generale.
Come hai conosciuto la Paleo Dieta? Che benefici hai riscontrato sulla tua persona dopo aver adottato questo regime alimentare?
La necessità di avere un’alimentazione che supportasse il mio allenamento mi ha portato ad approfondire i concetti della scienza nutrizionale e i concetti che legano sport e alimentazione. Sono arrivata alla Paleo dieta semplicemente seguendo il mio istinto, ascoltando il mio corpo e quello che mi richiedeva. Nel tempo ho imparato a capire cosa mi aiutava e cosa peggiorava le mie prestazioni e la mia salute fisica ed emotiva. Ad oggi posso dire che la Paleo dieta si adatta perfettamente alle mie necessità. Mi sento in perfetta forma, ho notevole resistenza e forza fisica, lucidità mentale e non ricordo l’ultima volta che mi sono presa un raffreddore.
So che in passato hai sperimentato altri approcci nutrizionali con buoni risultati, come la Dieta a Zona. Cosa ti ha spinto ad abbandonarla?
La dieta zona per un certo periodo della mia vita è stata efficientissima, ma oggi ritengo che l’uso libero dei latticini o anche di prodotti definiti senza lattosio, sia assolutamente da bandire per gli innumerevoli danni che lattasi, caseina e siero provocano nell’organismo; nel medio e lungo termine sono responsabili di tutte le patologie moderne.
In un tuo articolo (Il nesso tra il dolore e l’alimentazione moderna) hai raccontato che la maggior parte dei tuoi pazienti resta stupita quando gli parli della correlazione tra il dolore e la nostra alimentazione moderna. Hai provato a indirizzare con successo qualcuno verso un regime alimentare paleo?
Cerco di indirizzare tutti i miei pazienti verso un’alimentazione che si avvicini il più possibile alle nostre origini, anche se non tutti riescono a capire il vero valore dell’alimentazione nell’instaurarsi di condizioni permanenti di salute.
Cosa ne pensi dell’integrazione? Personalmente fai uso di integratori specifici o ne consigli l’utilizzo ai tuoi pazienti?
Ritengo l’integrazione fondamentale; consiglio ai miei pazienti tutto ciò che ho già sperimentato in prima persona con ottimi risultati. L’integrazione generale se non ci sono problemi specifici prevede: Omega 3, Magnesio supremo , Vitamina C , Vitamina D associata a K2.
Ti ringrazio molto per questa intervista e per l’entusiasmo che stai dimostrando per il nostro progetto. Cosa ti aspetti da questa piattaforma? Hai dei consigli per noi o per gli altri colleghi e professionisti?
Grazie a voi per me è un vero piacere far parte di questo gruppo! Mi aspetto che vista la professionalità di chi gestisce il sito ci sia in breve tempo una grossa crescita per tutti. Un suggerimento potrebbe essere quello di organizzare mensilmente più o meno dei meeting tra noi professionisti per un confronto interessante e anche per conoscersi e poter creare una rete importante per i nostri pazienti.
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