09 Nov Intervista a Rosa Reale Vicepresidente Plastic Free
Intervista di Francesca Pietrobon a Rosa Reale, Vicepresidente Plastic Free
“Plastic Free Odv Onlus è un’associazione di volontariato nata il 29 Luglio 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso, che non solo inquina bensì uccide. Nata come realtà digitale, nei primi 12 mesi ha raggiunto oltre 150 milioni di utenti e oggi, con oltre 220 referenti in tutt’Italia, si posiziona come la più importante e concreta associazione in questa tematica.
Non solo online, Plastic Free, infatti, è impegnata su più progetti, dalla raccolta nelle spiagge e città al salvataggio delle tartarughe, dalla sensibilizzazione nelle scuole al progetto con i Comuni, dal Plastic Free Walk al Plastic Free Diving.” (https://www.plasticfreeonlus.
it/about-us/)
Ciao Rosa, innanzitutto ti ringrazio per aver accettato questa intervista! In questo sito, dedicato al perseguimento di uno stato di salute e benessere attraverso il ritorno a uno stile di vita più vicino alla natura e alla nostra biologia, trattiamo troppo raramente di tematiche ambientali, anche se siamo tutti consapevoli che l’ambiente è uno dei fattori di influenza più importanti sul nostro stato di salute e sulla qualità della vita.
Per questo mi fa molto piacere avere l’occasione di porti alcune domande sulla vostra realtà, per sensibilizzare chi ci legge verso scelte di vita più consapevoli, nel breve e nel lungo periodo.
1) La prima domanda è una domanda su di te: come hai conosciuto Plastic Free e come ne sei diventata Vicepresidente?
Il mio amore verso la natura e l’attenzione su questa tematica mi ha avvicinato al mondo Plastic Free. Sono oggi vicepresidente in quanto co-founder dell’associazione a luglio del 2019.
2) In qualità di Vicepresidente, quali sono le tue attività e compiti principali? E’ un’attività a cui ti dedichi a tempo pieno o ti occupi anche di altro?
Sono un’insegnante e questo mi permette di poter gestire al meglio i miei orari e dedicare più tempo possibile all’associazione. Il mio compito primario è coordinare, insieme al direttivo, tutta la struttura e i vari progetti, in particolare quello con le scuole.
3) Plastic Free è una associazione molto giovane ma ha riscosso fin da subito grande successo, anche grazie alla vostra efficace comunicazione sui canali social. Puoi darci un’idea dei vostri numeri e di quanto siete cresciuti nell’ultimo anno?
Negli ultimi 12 mesi abbiamo raggiunto oltre 150 milioni di utenti su Facebook e milioni sugli altri social, come Instagram e LinkedIn. Oggi abbiamo costruito una rete di oltre 50.000 volontari attivi e un risultato unico negli ultimi 6 mesi: circa 200.000 kg di rifiuti rimossi dall’ambiente con i nostri appuntamenti di raccolta.
4) Andando a monte del problema dei rifiuti e del loro corretto smaltimento, al giorno d’oggi è molto difficile non far entrare la plastica nelle nostre case, ma spesso esistono soluzioni alternative, sei d’accordo?
Assolutamente si, ognuno con le proprie azioni quotidiane può contribuire al miglioramento del Pianeta. Tra le azioni più comuni: non acquistare plastica monouso come piatti, bicchieri, posate e cannucce. Scegliere frutta e verdura non imballata. Scegliere una shopper in cotone anziché in plastica. Acquistare un purificatore d’acqua nella propria abitazione per limitare l’utilizzo di bottiglie in plastica.
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5) L’Unione Europea ha approvato in via definitiva una direttiva che vieta dal 2021 alcuni articoli in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e bastoncini per palloncini. Credi che questa direttiva porterà miglioramenti tangibili dal punto di vista ambientale?
È un buon inizio ma l’impegno dovrà venire anche dalle persone e non solo dalle istituzioni.
6) Come rispondi a coloro che minimizzano l’importanza della vostra attività, definendola “una goccia nel mare” rispetto alla complessità del problema dei rifiuti di plastica? Non dovrebbe essere lo Stato e non i cittadini a prendere in mano seriamente la situazione?
È necessario cooperare. Le nostre raccolte sono una goccia nel mare rispetto all’inquinamento attuale ma sono uno strumento di sensibilizzazione fortissimo. Le nostre azioni puntano tantissimo sull’informazione e la sensibilizzazione come forma di prevenzione.
7) Se ne sei a conoscenza, esistono all’estero associazioni simili a Plastic Free nella vision e nel modus operandi?
Non della nostra dimensione. Ad oggi non ho conosciuto associazioni con un modello simile a quello di Plastic Free. Riceviamo richieste da tutto il mondo e, non appena saremo pronti, porteremo la nostra organizzazione oltre i confini.
8) Hai piacere di aggiungere qualcosa, qualche aneddoto di vita o un messaggio particolare verso chi ci legge?
Se non facessimo qualcosa, nel 2050 il nostro Pianeta sarà un ammasso di plastica. Basta fare una camminata in una spiaggia o vedere le foto pubblicate sui nostri social per capirlo. Liberiamo il mondo dalla plastica, l’unione fa la forza.
9) Qualche indicazione per chi vi ha appena conosciuto e volesse supportarvi o partecipare attivamente alle vostre iniziative?
Tramite il sito plasticfreeonlus.it, nella sezione Aderisci, è possibile diventare un nostro associato e sostenere attivamente le iniziative. Chi non potrà supportarci fisicamente, potrà farlo online, condividendo i nostri post, aumentando così la diffusione dei messaggi che sensibilizzeranno più persone possibili.