
06 Set L’impatto ambientale delle nostre scelte alimentari » Evoplus
Un chilo di carne ha bisogno di migliaia di litri d’acqua e produce anidride carbonica responsabile dell’effetto serra e riscaldamento globale.
Vero, solo se allevata negli allevamenti intensivi con mangimi a base di cereali. Questa è la favola delle migliaia di litri d’acqua e i peti delle mucche, che sta facendo passare le persone a un regime alimentare prima vegetariano, poi vegano, vegano crudista, fruttariano e infine melariano (in ordine di capacità mentali e cognitive progressivamente danneggiate).
Se noi vi dicessimo che un chilo di carne al pascolo, quindi allevata esclusivamente ad erba (il cibo specie specifico dei ruminanti) nelle praterie, non consuma una goccia d’acqua e contribuisce ad abbassare le emissioni di CO2 delle attività umane, contribuendo significativamente a ridurre l’effetto serra? Senza contare i benefici per la salute, di cui parleremo altrove.
Voi a chi credete?
Vedete, si abbracciano le varie filosofie vegetariane e vegane per motivi etici, di salute ed ecologici. Ci si accinge a queste filosofie nel periodo dell’adolescenza, quando abbiamo il disperato bisogno di crearci un’identità. Ma soprattutto, si cade nella trappola vegetariano/vegano perché non si conosce come stanno veramente le cose.
E cosi tra i video degli animali maltrattati negli allevamenti intensivi, qualche blog vegan dove gente che non sa nulla di anatomia e fisiologia umana scrive le proprie opinioni ed evidenze scientifiche manipolate come il China Study di Colin Campbell, si firma la propria condanna a vivere nell’illusione di salvare gli animali, il mondo e la propria salute.
Nascono associazioni, comitati, movimenti e persino enti vegani responsabili dell’indottrinamento dei bambini con libri come questo: “Anche i leoni mangiano la soia” certificato VeganOK. No, non è uno scherzo…
Fortunatamente, l’80% di chi diventa vegano prima o dopo ritorna a mangiare carne per motivi di salute. Molti passano addirittura a una dieta carnivora. Il restante 20%, incapaci di smontare la loro identità costruita su opinioni e falsità, rimane vegan e ne pagherà a lungo termine le conseguenze.
Siamo d’accordo con i vegani solo su una cosa: gli allevamenti intensivi vanno messi al più presto fuori legge.
Ma ricordate che gli allevamenti intensivi sono stati resi possibili solo dall’agricoltura intensiva che ha permesso di ingozzare a suon di cereali molti animali in spazi limitati, danneggiando l’ambiente e producendo carne che fa male alla nostra salute.
Il nemico da combattere sono i campi di mais, grano, soia e altri cereali che hanno deturpato tutto il Nord America e Canada, sottraendo terra ai pascoli, ai 60 milioni di bisonti sterminati in pochi decenni, ai lupi grigi, ai nativi americani uccisi senza scrupoli. L’agricoltura intensiva della soia è la prima causa di deforestazione della foresta Amazzonica come nelle foreste del resto del mondo. Il mondo ha bisogno di ruminanti che mangiano erba e pascoli per ristabilire gli equilibri naturali.
L’agricoltura intensiva è una ferita profonda per il nostro pianeta e dietro una manciata di cereali c’è il sangue e la morte di ecosistemi interi, di uomini, di animali.
PRIMA DI DIVENTARE VEGETARIANO/VEGANO INFORMATI SULLA REALTÀ DELLE COSE. NON BASARTI SU OPINIONI E FAVOLE.
Questo libro potrebbe aiutarti: Lierre Keith – The Vegetarian Myth: Food, Justice, and Sustainability