29 Nov La carne rossa è cancerogena? » Dott. Francesco Balducci
Spesso la carne rossa viene incriminata come una delle possibili cause dell’insorgenza del cancro. In questo articolo vorrei aiutarti a riflettere su questo argomento.
Poco tempo fa mi sono imbattuto in un articolo di Focus nel quale si afferma che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha inserito salumi, insaccati e carne rossa e lavorata nella lista delle sostanze che possono causare il cancro. Mi preme fare chiarezza affinché questo scritto venga correttamente interpretato, evitando così superficiali accostamenti tra carne e cancro.
Leggendo con attenzione, si scopre che le carni incriminate sono quelle “processate” (ovvero salumi, salsicce e wurstel). Quanto è importante l’utilizzo dell’aggettivo qualificativo: CARNI PROCESSATE!
Il pericolo deriva dai trattamenti e dalla conservazione delle carni tramite NITRITI e NITRATI, ampiamente utilizzati con le sigle E250-E252 negli insaccati, ad eccezione del prosciutto crudo di alta qualità. Deleterio è infatti il processo di nitrosazione con formazione di nitrosamine cancerogene a partire da questi conservanti, presenti anche come fertilizzanti negli ortaggi e verdure di serra e nelle insalate imbustate.
LEGGETE SEMPRE LE ETICHETTE E, NEL DUBBIO, CHIEDETE!
Il mio consiglio è di mangiare carne esclusivamente proveniente da animali selvatici o allevati secondo natura, ovvero liberi al pascolo e nutriti con cibo specie-speciale. I buoi e le vacche devono alimentarsi solo con erba e fieno e non con foraggi di cereali e legumi per farli ingrassare, per non tacere di ormoni, tra cui l’ossitocina, e massicce dosi di antibiotici. Sono erbivori e non granivori! Le carni, inoltre, non devono essere trattate, processate e separate meccanicamente.
Anche il tipo di cottura è importante per evitare la formazione di acrilamide e di AGES (prodotti di avanzata glicosilazione o glicazione): meglio bollite o stufate con cottura lenta e non alla brace o fritte. La marinatura con limone riduce la formazione di queste sostanze tossiche. Le possibili vie che possono stimolare la proliferazione di cellule tralignate, ovvero degenerate, sono diverse:
1) Via dell’INSULINA, ormone anabolico, attivato dal glucosio,
2) Via del MTOR-S6K (protein chinasi che regola la sintesi proteica) attivata da insulina e dall’asse GH-IGF1 attivato dagli aminoacidi,
3) Via del RAS- PKA (protein chinasi correlate a proteine endocellulari responsabili della trasduzione di segnale di membrana) attivata dal glucosio.
In sintesi su tre possibili vie, ben due e mezzo sono attivate da un eccesso di zuccheri e non di proteine, molto più nefasto in caso di cancerogenesi, sulla quale pesano altri fattori quali lo stress ossidativo, l’infiammazione cronica silente, la produzione di AGES da agenti glicanti, gli inquinanti ambientali e interferenti ormonali, ecc.
Perché allora non vengono demonizzati gli alti consumi di pasta, pane e legumi che causano anche disbiosi e possibili danni alla membrana intestinale? Perché si combatte solo la carne senza operare una doverosa distinzione tra quella di origine industriale e intensiva e quella selvatica o allevata secondo natura con cibo specie-speciale?
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